Glasgow, 13 agosto 2018 - Come Tania Cagnotto. Anzi, meglio. C’è il marchio degli... dei, evidentemente, sulla predestinata Chiara Pellacani, che a 16 anni ancora da compiere (lo farà il 12 settembre) si prende il primo oro europeo senior (dopo quello junior da 3m, a Bergen 2017) facendo meglio della leggenda bolzanina, che le prime medaglie continentali (argento e bronzo) le vinse a Berlino 2002, a 17 anni.
Il successo che l’Italia dei tuffi ha aspettato per tutta la manifestazione di Edimburgo si materializza al penutilmo respiro, nella gara dove meno, forse, si chiedeva alle azzurre, quella del trapolino 3m sincro, certo la specialità di casa, dati gli otto titoli europei consecutivi (più due argenti mondiali e uno olimpico) conquistati dalla coppia Dallapé-Cagnotto.
E invece, grazie a un super regalo britannico nell’ultimo tuffo, Elena Bertocchi e appunto Chiara Pellacani, brave, fredde, costanti, agguantano il primo gradino del podio. Un sogno. E chi se l’aspettava un’emozione così? Ecco il sussulto d’orgoglio di una squadra di campioni che non voleva mancare l’appuntamento con l’oro dopo 12 anni. Le premesse non erano delle migliori: coppia giovane, divisa da otto anni d’età, formatasi parzialmente nel 2017 e poi diventata tale solo quest’anno, senza per altro grandi acuti fra Grand Prix e Coppa del Mondo, alla prima gara in una manifestazione così importante. Ed Elena, bronzo da 1m, bloccata da una problema muscolare piuttosto grave...
Ma la gara dice ben altro: Pellacani-Bertocchi sono subito brave negli obbligatori (93.60 in due tuffi, terze), si superano nel doppio e mezzo avanti con un avvitamento (69.30, seconde con 162,90) e preparano il campo al thrilling conclusivo: il triplo e mezzo avanti azzurro piace (66.96) e accende gli animi. Manca l’ultimo giro. Si chiude col doppio e mezzo indietro, buono, non eccezionale (59.40) e si fa festa per un argento ormai sicuro. La Gran Bretagna di Reid e Torrance non può sbagliare, per giunta in casa. E invece accade l’imponderabile: Katherine si perde nel presalto, entra in acqua quasi di ginocchia, prende «2» nell’esecuzione tecnica e lancia in orbita le azzurre, oro con 289.26, punteggio non straordinario in chiave mondiale, con il quale comunque sarebbero state d’argento a Kiev 2017. Gran Bretagna addirittura 4a, dietro anche Germania e Russia, oro uscente. Folle. Oro proprio nel giorno in cui Tania Cagnotto annuncia il suo ritorno ufficiale almeno in palestra, da ottobre. Ma attenzione a un particolare: il trionfo di Pellacani-Bertocchi regala alle azzurre la qualificazione certa a Europei e Mondiali 2019, per regolamento federale interno e non c’è spazio per un’altra coppia nel sincro. Morale, se anche dovessero rimettersi a fare sul serio, Cagnotto-Dallapé in teoria non potrebbero gareggiare a livello internazionale. Sarà il lait motiv della prossima annata? In tutto questo c’è lo zampino di una 15enne, Chiara Pellacani. Come Tania, appunto? No, meglio visto che forse le toglierà persino il posto...
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